NOTE DI LAVORO
Alla ricerca di un confino per omosessuali


Dopo circa due ore di traversata la nave sta per attraccare nel porto dell’ isola di Ustica. I contorni rocciosi dell’ isola appaiono sempre piú netti: pareti brulle, levigate dal tempo che si immergono nel mare, mura secolari di un vulcano sommerso dalle acque che si protende verso il cielo. Guardo l’isola e cerco di scorgere un qualsiasi segno che ricordi i tempi in cui Ustica era adibita a confino di polizia. Mentre il traghetto si avvicina alla terra guardo le case all’apparenza più antiche e mi chiedo se fossero state un tempo dimora dei confinati. Rimangono solo contorni, riflessi di storia, miraggi lontani e inafferabili. La storia é un anelito verso l’impossibilitá della ricostruzione, falsato di sé per sé nell’essere racconto di una vita che non appartiene al presente. Tentativo di cristallizzare il moto della vita in un senso che esiste solo in quanto invenzione dell’ uomo.
Il pontile della nave è rigonfio di passeggeri. Le voci si mescolano. I bambini giocano:

L’isola di Ustica confina a Nord con il mare - L’isola di Ustica confina a Sud con il mare - Ustica confina ad ovest con il mare - Ustica confina ad est con il mare - L’isola di Ustica confina con il mare! Sei frocio - Non sono frocio io - Volevo vedere come reagivi - Perché non mi prendi a parolacce - Perché sei una signorina - Se eri Ricotta allora si che ti prendevo a parolacce - Però io non sono frocio!

Ogni possibilità di una storia è solo una parodia della storia? Scherno del tentativo dell’ uomo di cercare tra i morti la veritá che non esiste se non in quanto estrapolazione volontaria dell’ uno tra gli infiniti significati possibili? La storia ovvero la presunzione dell’ uomo. Illusione di esistere rendendosi artefici del passato, ovvero l’ ignorare che il passato è casualitá trasformata in artefice del presente dalla vanagloria del senso. La nave è arrivata.
In via del Confino chiedo ad una donna del signor Camillo. Vive lì di fronte. Camillo! Camillo! Ti vogliono due signore. La porta di legno si apre ed il corpo robusto di un uomo appare sulla soglia mentre si aiuta con un bastone. Come posso aiutarvi? Ci potrebbe parlare dei tempi del confino? Camillo sorride. Aspettatemi in piazza.

 

 


 

 
 
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